La storia di Mazzè

Da “Mazzè, porta del Canavese” di Livio Barengo edito a Ivrea da Bolognino

Descrizione

All’inizio del III millennio a.C. genti provenienti dalle rive del Mar Nero, sicuramente venute a contatto con le civiltà Mesopotamiche, giunsero in Canavese risalendo i fiumi. Portavano con loro la notevole novità della metallurgia del rame, metallo essenziale per la costruzione delle armi dei loro guerrieri mercenari presso le città stato del Medio Oriente. Le loro tracce devono essere ricercate lungo i corsi d’acqua, luoghi ideali per tracciare sentieri e creare punti di scambio con le popolazioni locali. Fortunatamente, lungo il corso della Dora Baltea, la scoperta delle steli di Tina permette di documentare il loro passaggio ed è possibile seguire il loro cammino sino a san Martin di Corleans, dove crearono un insediamento stabile allo scopo di controllare le vie che andavano ai passi alpini…

Da “Mazzè, porta del Canavese” di Livio Barengo edito a Ivrea da Bolognino

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Pagina aggiornata il 04/08/2023