La formazione della Biblioteca della parrocchia dei santi Gervasio e Protasio di Mazzè inizia nell’anno 2002 e termina nell’anno 2007.
Raggruppa 1800 opere molte delle quali formate da più volumi. Circa 1500 volumi formano il patrimonio librario antico.
L’inventario inizia con nove opere la cui edizione risale al secolo XVI (a partire dal 1547). Nei secoli successivi le opere sono: numero 32 sec. XVII; numero 474 sec. XVIII; numero 306 sec. XIX; numero 361 sec XX. Altre opere sono contemporanee.
Derivano da lasciti da parte di notabili del tempo: notai, legali, religiosi. Molte opere sono scritte in latino o in francese. I generi letterari rappresentati sono vari: comprendono opere di storia del cristianesimo o legate alla predicazione. Diverse trattano di teologia, di morale. Altre trattano di legge. Alcune opere sono di natura epistolare, altre di natura biografica. È presente anche la narrativa e la poetica.
La Regione Piemonte ha finanziato l’opera tenendo conto dell’impegno della Parrocchia di consentire la pubblicazione sulla rete Internt da parte di un Ente Pubblico, qui riconosciuto nel comune di Mazzè, dell’intero inventario per consentirne la consultazione; accesso non solo a persona italiana, ma ad ogni persona che abbia interesse a farlo.
Allo scopo la Sovraintendenza settore Beni Librari della Regione Piemonte ha predisposto un protocollo, sottoscritto dal Comune di Mazzè e dalla Parrocchia dei santi Gervasio e Protasio – nelle persone del sindaco Marco Formia e del parroco don Alberto Carlevato – contenente modalità di intervento ed impegni di ciascuna parte contraente. La consultazione dei volumi potrà avvenire seguendo tempi, modalità e regole precise.
Per la cronaca va ricordato che Il costo dell’opera è stato finanziato dalla Regione Piemonte con il cofinanziamento della parrocchia stessa riconosciuto dalla Regione Piemonte nel lavoro di progettazione ed inventariazione operato gratuitamente da parrocchiani volontari.
Con il parroco don Jacek Peleszyk hanno operato, con competenze diverse: Bergandi Romana, Barengo Livio, Fogliatti Mario, Gelormini Elio, Lusso Antonio e Zambotti Ernesto.